Ad ognuno il suo fetish

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Nami disapprova la mia tendenza ad accumulare diari.

Non ne ho solo uno, a dire il vero. Ne ho parecchi, che ruotano in base alla stagione, al mio umore, a caso. Ma uno di loro è sempre presente: il fetish della cartoleria.
Da anni ho l’abitudine di stipare diari ancora bianchi in una valigia, per avere una vasta scelta quando arriva l’ultima pagina di quello che sto usando. Scelgo con cura: ogni periodo necessita di uno stile diverso. Sulla prima pagina, di solito, scrivo di come ho ottenuto il diario (chi me lo ha regalato, in che negozio l’ho comprato, in che città…).
E sì, poi ci scrivo spesso. Non ogni giorno, non con una foga ed un impegno paragonabile a quello che avevo a quindici anni, ma ci scrivo ancora. Dicono che solo gli adolescenti tengono diari; forse, allora, c’è un adolescente andato a male in me.
I tempi cambiano, e così come diventa sempre più difficile trovare francobolli (solo io spedisco ancora lettere cartacee?) diventa arduo procurarsi cartoleria notevole. In effetti, volendosi impegnare un minimo, non mancano occasioni per sbavare di fronte a vetrine o negozi online. Qualche esempio?

Se vogliamo andare sul classico, ci sono le Moleskine.
Ne trovate un po’ ovunque, dalle librerie alle cartolerie. In caso viviate in un luogo particolarmente isolato, potete comprarle sul web.
Le Moleskine non hanno, forse, un’apparenza molto elaborata. La copertina nera standard, però, ha il suo fascino. Devo ammetterlo: in genere preferisco che i miei taccuini siano più colorati, ma la qualità delle pagine ha il suo peso. Costo piuttosto elevato, ma stile e qualità, quindi. Vedete un po’ voi. Io sono una fan del taccuino senza righe, il più semplice. Scriverci sopra è bellissimo.

Un altro marchio notevole è Paperblanks.
Quando vivevo in Sicilia avevo enormi difficoltà a procurarmi questi deliziosi diari, ma a Milano li trovo facilmente. La loro particolarità sono le copertine: spesso un po’ pacchiane, simili ad antichi volumi e decorate di tutto punto. Se siete come me, vi faranno impazzire di felicità. Anche in questo caso il costo non è bassissimo, ma la qualità ne fa valere la pena. Non so più quanti dei loro diari ho in casa.

Se fate un salto a Londra, non fatevi scappare Paperchase.
Entrare in un loro punto vendita, per una persona malata di questo tipo di fetish, è un’esperienza che lascia il segno. Potete comunque ordinare anche da casa, se proprio non potete fare altro. Hanno un catalogo molto ricco, ma quello che succhia il mio denaro sono i quaderni con copertina rigida e gli anelli. Pratici, sempre carini, ottimi come diari.

Se ordinare su internet non è un problema, dovete conoscere Janetstore.
Nonostante i mostruosi costi di spedizione, sul sito trovate una marea di roba che non troverete mai altrove. Sì, c’è tanto di puccioso e orientaleggiante, ma fidatevi: scavando fra i menù potete trovare qualsiasi cosa.

Di marche a basso costo che imitano le Moleskine ce ne sono tante, quindi non mi metterò a menzionarle. Tuttavia, in giro per le librerie più grandi potete trovare anche diari bellissimi di marchi poco conosciuti. Due esempi sono Helen Exley e Gostationery.

Insomma, i supporti non mancano. Non è nemmeno detto che tutto questo splendore debba essere usato solo per il classico diario personale. Se avete bisogno di un taccuino per appunti, da portare in borsa, che possa rallegrarvi quando lo guardate, spero di avervi dato una mano a trovare qualcosa. Di niente!

2 pensieri su “Ad ognuno il suo fetish

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